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La visura camerale scopre “affare di famiglia” sul Palalido
Si allungano i tempi per la realizzazione del Palalido. Secondo il progetto presentato in gara d'appalto, il cantiere dovrebbe essere smantellato a Ottobre 2014, ma ora i lavori sono fermi e lo saranno per le prossime due settimane.
Il blocco dei lavori è dovuto al fatto che dalla visura camerale della ditta che ha vinto la gara di appalto si evince che, per alcuni lavori, la stessa azienda abbia contattato una seconda società. Consultando la visura camerale online della seconda ditta, si scopre che questa è di proprietà della figlia del proprietario della ditta appaltatrice.
Sulla carta, sembrerebbe un “affare di famiglia”, dove padre e figlia, appaltando un lavoro, si dividono il “bottino”. In realtà, sono solo necessari i controlli di rito, che però si portano via due settimane di lavori, mettendo a rischio la consegna entro Ottobre.
Ora la discussione passa agli enti pubblici. A causare il blocco dei lavori per avviare le indagini era stata la Milanosport, in seguito alla comunicazione del subappalto da parte della ditta appaltatrice. In un incontro a tema, alcuni esponenti politici locali si sono chiesti se valesse la pena bloccare i lavori per fare controlli sostanziali e non formali su una semplice questione burocratica.
La Milanosport si è difesa, affermando di voler essere assolutamente certa che il lavoro venga completato e che non tollererà irregolarità: per la società sportiva, è necessario sapere se la seconda società è affidabile per il subappalto, visto che non ha presentato la visura camerale in gara d'appalto.
L'assessore allo sport fa sapere che, se i tempi di consegna non saranno rispettati nonostante il fermo obbligatorio dei lavori, si procederà alle sanzioni per la società sportiva. La verifica è prevista per Luglio 2014.
Ora, i controlli sulla visura camerale della ditta in subappalto possono portare a due soluzioni: se la verifica dimostrerà che non ci sono irregolarità, si saranno comunque perse due settimane di lavoro; mentre se la verifica mostrerà dei rapporti non trasparenti, si dovrà dare nuovamente il via a una seconda gara di appalto.
Se l'ultimo scenario dovesse verificarsi, la società sportiva dovrebbe definitivamente dire addio alla consegna dell'impianto sportivo per Ottobre.